È doverosa una premessa.
Lo stato di benessere, secondo l’accezione più ampia, abbraccia tutti i livelli dell’essere umano, fisico, psico-emotivo, intellettivo e spirituale che si esprimono contemporaneamente in tutti i campi di azione/interazione dell’individuo: alimentare, ambientale, familiare, lavorativo, sociale, economico, artistico, ecc.
Pertanto se una o più di queste interazioni/espressioni risultano compromesse ne deriva una perturbazione dello stato di benessere; una sofferenza reiterata nel tempo, cronicizzata, poi, porta alla malattia.
Ne conviene che la differenza tra stato di benessere, stato di sofferenza e malattia è data specialmente dal tempo di azione dell’attività perturbativa che chiameremo noxa patogena.
Da ciò ne consegue che se la noxa patogena è comune anche i trattamenti che vanno bene per la patologia conclamata sono ancor più efficaci per gli squilibri che si manifestano prima della patologia vera; questo è ancor più vero per i trattamenti che per loro natura agiscono su tutto l’organismo come bio-regolatori; cosiddetti olistici.