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"La vita non è vivere, ma vivere in benessere."
"Non est vivere, sed valere vita est."

Marco Valerio Marziale, 38 o 41-104

MASSOTERAPIA - LINFODRENAGGIO - PRESSOTERAPIA

Sono tecniche di trattamento medico ed estetico caratterizzate dall’applicazione di una forza esterna che agisce dalla superficie in profondità, mobilizzando i liquidi intra ed extracellulari, permettendo così il miglioramento degli scambi gassosi (quindi una migliore ossigenazione) e delle sostanze nutritizie (glucosio, aminoacidi, grassi, vitamine, Sali minerali, ecc.), il trattamento della ritenzione idrica, il recupero e l’eliminazione delle tossine e delle citochine infiammatorie, agire sugli agenti dello stress e sulla secrezione ormonale e quant’altro.

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Mentre le prime due tecniche sono manuali e prevedono pertanto l’azione attiva dell’operatore che attraverso l’utilizzo di manovre ben codificate per cui è necessario un percorso di apprendimento, una certa conoscenza del corpo umano in termini anatomo-funzionali, una discreta sensibilità ed empatia e, a volte, anche una certa forza esecutiva, la pressoterapia si applica mediante l’utilizzo di un’apparecchiatura più o meno professionale (ci sono anche apparecchiature a uso privato ma ovviamente le funzioni e i risultati cambiano in base a funzioni e tecnologia della strumentazione) costituita da cuscini pneumatici sagomati che avvolgono l’arto o gli arti, più spesso le gambe, e il bacino, collegati al box centrale che comanda, secondo programmi preimpostati, la distribuzione dell’aria e conseguentemente il volume di distensione e la pressione dei cuscini sul corpo. Questa forza applicata a seconda degli scopi prefissati agisce migliorando il drenaggio linfatico, il flusso vascolare, l’ossigenazione locale, il drenaggio dei liquidi, l’eliminazione di tossine, e così via, con notevoli vantaggi dal punto di vista della salute e del benessere psico-fisico nonché sul versante del miglioramento dell’aspetto esteriore.

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Queste tecniche hanno applicazioni in campo medico o prettamente estetico.

La distinzione è assolutamente artificiosa e dovuta all’errata concezione che gli inestetismi siano bizzarre manifestazioni esteriori spuntate fuori dal nulla come punizione divina o a causa dell’inarrestabile scorrere del tempo che, sicuramente, porta a dei cambiamenti in senso deteriore (siamo come le batterie delle auto; possiamo durare tantissimo ma alla fine ci esauriamo) ma ciò non spiega perché ci sono persone che a 70 anni ne dimostrano 55 mentre altre che a 40 anni ne dimostrano 60.

La differenza è tutta nello stile di vita e nell’ambiente in cui viviamo.

Per non divagare troppo possiamo dire che tutte queste tecniche trovano applicazione:

• Nel migliorare l’attività del microcircolo
• Nel favorire il drenaggio linfatico
• Nel ridurre la ritenzione idrica, il gonfiore e il linfedema
• Nell'incentivare l'eliminazione delle sostanze tossiche e i prodotti di scarto dal corpo
• Nel ridurre l’infiammazione cronica silente
• Nell’alleviare il dolore indotto da alcuni traumi sportivi
• Nel ridurre l'edema post-traumatico
• Nel ridurre il linfedema post operatorio
• Nel ridurre lo stress e favorire il rilassamento
• Nel migliorare l'ossigenazione cutanea
• Nel migliorare il tono e l'integrità della pelle
• Nel combattere gli inestetismi della cellulite
• Nel ridurre la cellulite e ridefinire alcune parti del corpo (solitamente le gambe)
• Nel favorire lo snellimento di alcuni parti del corpo (in questo caso, è fondamentale rivedere il proprio stile di vita)

La massoterapia, inoltre, ha maggiore campo di applicazione in ambito medico fisiatrico-ortopedico, traumatologico, ecc.

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La pressoterapia, molto utilizzata in campo estetico per la sua semplicità di applicazione e l’assenza di particolari accortezze di preparazioni esecutive, al di là del digiuno, ha alcune importanti controindicazioni che vanno indagate:

• Flebite o tromboflebite. Processo infiammatorio a carico di una vena.
• Trombosi venosa profonda. Presenza di un coagulo di sangue (trombo) all'interno di una vena profonda
• Vene varicose. Dilatazioni abnormi e sacculari dei vasi venosi. Le sedi maggiormente interessate sono gli arti inferiori
• Grave arteriosclerosi. Ispessimento e indurimento dei vasi arteriosi
• Diabete mellito con microangiopatia. Malattia metabolica caratterizzata da insensibilità all’insulina, alterazioni della glicemia, glicosilazione proteica, incremento delle specie radicaliche reattive e dello stato infiammatorio, danni vascolari che colpiscono tutti gli organi, in particolare la microangiopatia, con successivi danni renali, oculari, cardiaci, ecc.
• Cirrosi epatica. Sovvertimento strutturale a carico del fegato (secondario a diverse cause: epatite virale, alcolica, inquinanti e tossici ambientali e alimentari, malattie congenita o autoimmunitarie, ecc.) caratterizzato dalla morte delle cellule epatiche e dalla successiva sostituzione con tessuto fibroso cicatriziale
• Insufficienza epatica. Questo termine definisce una perdita di funzionalità del fegato indipendentemente dalla causa; si collega in parte a quanto detto per la cirrosi
• Insufficienza renale. Perdita della funzionalità renale secondaria a diverse patologie congenite o acquisite
• Insufficienza cardiaca. Anche questo termine definisce più una perdita di funzione al di là della causa scatenante
• Gravidanza. Sebbene non vi siano pareri discordanti possiamo utilizzare tecniche molto più efficaci per trattare le problematiche delle gestanti e del feto con tecniche manuali (in cui l’operatore, in virtù di una sensibilità estranea alla macchina, può modulare la sua azione e adattarla alla persona), l’agopuntura, la riflessologia plantare, ecc.

Verrà effettuata una breve valutazione affinché si possa individuare e proporre il/i trattamento/i più efficaci e sicuri.