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"La vita non è vivere, ma vivere in benessere."
"Non est vivere, sed valere vita est."

Marco Valerio Marziale, 38 o 41-104

AGOPUNTURA

L’agopuntura è una tecnica medica ultramillenaria che trae la sua origine da una lunga, consolidata e ubiquitariamente diffusa tradizione medica che andava dall’estremo oriente alle regioni europee passando per il medio oriente e l’Egitto, di cui Qi Bo per i cinesi e Ippocrate per i Greci (lo studio etimologico lascerebbe supporre che siano la stessa persona) sono le figure emblematiche.

La medicina umorale, ippocratica, ripresa, poi, da Galeno, sosteneva che i quattro elementi fuoco, acqua, aria e terra, combinandosi tra loro dava origine ai quattro umori: sangue, flegma, bile gialla e bile nera.

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La patologia scaturiva dall’impurità degli umori. La malattia, dunque, derivava da un’alterazione in eccesso o in difetto di questi umori che venivano riequilibrati con metodi di tonificazione (erbe, medicinali e corretta alimentazione) o di eliminazione (emetismo, sudorazione, salasso, ecc.).

Altra tecnica era la venisezione che in Cina, diversamente che in occidente, diventa microsanguinamento locale di punti specifici.

Nasce l’agopuntura (in realtà la storia è un po’ più complessa ma lo scopo è di mettere in rilievo le analogie e le differenze di visione tra le medicine delle diverse culture che fino a un certo punto hanno avuto uno sviluppo parallelo e integrato di cui però sembra non tenersi conto e che solo tardivamente si sono divise in maniera così netta).

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In tutto il corpo sono stati individuati numerosi punti sulla superficie cutanea, appartenenti ai diversi meridiani, collegati a organi e visceri.

Immaginate il corpo come una rete elettrica (più precisamente elettromagnetica) in cui i punti di agopuntura sono come dei relaix o dei fusibili che regolano determinate funzioni. In caso di eventi esterni o interni lesivi queste funzioni possono fare cortocircuito e i fusibili fondono.

Pungendo i punti con i relaix fusi si riattivano le funzioni alterate e l’energia circola di nuovo in maniera corretta.

La presenza dei punti di agopuntura, per i san Tommaso, è stata scientificamente accertata (Biophysical Characteristics of Meridians and Acupoints: A Systematic Review - Juan Li et al. -Evid Based Complement Alternat Med. 2012; 2012: 793841) anche mediante metodiche di imaging, in particolare con la TC (Synchrotron radiation phase-contrast X-ray CT imaging of acupuncture; Dongming Zhang et al. - Anal Bioanal Chem, DOI 10.1007/s00216-011-4913-7). Si tratta di aree “vuote”, dei “buchi”, o meglio di aree cilindriche di minor densità tissutale nel contesto della trama interstiziale ma circondate un tessuto a maggior densità vascolo-nervosa. Questi punti hanno anche una minore impedenza elettrica.

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Le “funzioni” controllate dagli agopunti, però, non hanno una valenza solamente fisica, ma agiscono, come è normale che sia, anche su problematiche psico-emotive e spirituali.

Questo risulta chiaramente evidente dal fatto che un individuo deve essere considerato nella sua interezza. Come può una qualsiasi causa di dolore fisico (es.: uno strappo muscolare o un’infezione) non generare, seppure temporaneamente una sofferenza psichica e mentale che portano a una riduzione di “efficienza” e di abbattimento anche emotivo. O come ignorare il fatto che un dolore emotivo, uno stato di insoddisfazione mentale (problemi a lavoro, perdita di una persona cara, ecc.) non influiscano sullo stato fisico (mal di stomaco, contratture muscolari, ecc.).

Ne consegue, evidentemente, che i fattori che possono portare a una devianza dal naturale stato di salute agiscono sulla persona a tutti i livelli.

Molti sono i casi di persone con stati di sofferenza cronica anche psicologica/psichiatrica, che, dopo anni di terapie farmacologiche/psicologiche, abbiano trovato conforto e netto miglioramento già dopo poche sedute di agopuntura.

In conclusione l’agopuntura rappresenta una potente terapia medica, basata su una visione integrata dell’essere umano, che agisce riattivando i sistemi di autoregolazione e di autoguarigione.